DI RITORNO DA CUBA: QUALCOSA GIÀ FATTO, SI FARÀ DI PIU’, E INOLTRE TANTE IDEE

.

Di ritorno da una settimana a Baire, sorridente (davvero) disastro (davvero) vicino a Santiago de Cuba, cosa vi raccontiamo? Troppo lungo darvi un quadro completo della situazione di Cuba; vi facciamo degli accenni (comunque lunghi :)) e poi, se qualcuno vorrà, ci contatti in privato e diremo di più.

Abbiamo visto un Paese distrutto; abbiamo conosciuto di persona Don Carlo, sacerdote italiano che ci ispira fiducia e che aiuteremo; gli abbiamo lasciato degli aiuti; abbiamo visitato i progetti seguiti da lui o da altre persone del luogo, abbiamo parlato ascoltato discusso chiesto capito almeno qualcosina. Insomma abbiamo fatto un primo assaggio di Cuba per iniziare a “mirare meglio” gli aiuti che ATF potrebbe offrire.

Di Cuba, almeno della Cuba campagnola di Baire, che dire? In estrema sintesi, manca tutto; alimentari, trasporti, carburante sono razionatissimi e costosissimi; le medicine non ci sono o hanno costi esagerati; i blackout continui rendono impossibile fare qualsiasi piano; gli stipendi normali non consentono di organizzarsi decentemente neanche per il cibo, figuriamoci per mantenere una moto o un’auto.

Le strutture sanitarie, educative, assistenziali ci sono ma mancano i materiali per farle funzionare. E tra un po’ mancherà anche il “capitale umano”: chi può scappa via da Cuba. Rarissimi i giovani interessati a studiare: non ci sono prospettive. La vita quotidiana è un labirinto dove si sbatte sempre contro qualche muro.
Come cavolo facciano i cubani a sorridere ancora e prenderla con filosofia, lo sanno solo loro.

Passato e presente: cosa ha fatto ATF?

Innanzitutto abbiamo lasciato a Don Carlo gli aiuti raccolti in Italia: medicine, due computer; matite, quaderni, giochi, 8 telefoni per le ragazze madri, e 2500 euro con i quali sono stati finora comprati 3 macchine da cucire per 3 ragazze madri entrate nel programma di aiuto ed un televisore per attirare i bambini al doposcuola.

Abbiamo visitato tutte le attività svolte sia nella sua parrocchia che in giro per Baire per i bambini, i giovani, gli anziani, i disabili, le ragazze madri, i corsi di aiuto scolastico.

Alcune delle iniziative sono avviate e seguite da Don Carlo; altre fanno invece capo ad altre persone.

Futuro: cosa si potrebbe fare?

Piano piano stiamo cercando di indirizzare l’operatività su tante cose che possono essere utili; naturalmente ci vuole tempo per capire, imparare e decidere.

Al momento ATF è concentrata su:

  • Donazione di materiali, medicine comprese: ne occorrono tanti e di tutti i tipi. Il problema principale è come farli arrivare là; cercheremo soluzioni.
  • Un intervento di assistenza, che ATF ha già avviato per un gruppo di ragazze madri e i loro bimbi seguiti da Don Carlo; in futuro ci potrebbero essere altri progetti per altre persone in difficoltà ma tutto ancora da vedere.
  • Un progetto di sviluppo, sempre per le ragazze madri: cucito, o altre attività artigianali. ATF per ora si è offerta di pagare alcune macchine da cucire, lo stipendio dell’insegnante di cucito ed i materiali di studio.

Sono allo studio inoltre delle possibilità di

  • Sostegno al doposcuola e ai corsi per studenti che devono prepararsi agli esami, con quaderni e un piccolo stipendio per gli insegnanti. A breve sapremo cosa fare.
  • Una specie di borsa di studio per l’università. Se ne sta parlando, vedremo quali potrebbero essere le modalità ed i beneficiari. Vi racconteremo.
  • Supporto per un asilo che servirebbe per permettere alle ragazze madri (e non solo) di cercare un lavoro, lasciando i bambini in una struttura che se ne prenda cura.
  • E poi ci sono altri contatti ed opportunità che potrebbero maturare, ma ve ne parleremo più avanti, quando ci saranno elementi più concreti.

A voi le foto di tutto quello che abbiamo visto, comprato e consegnato a Don Carlo; appena possibile vi mostreremo anche la consegna ai beneficiari ed altre foto delle attività.

Sei stuzzicato/a e ti interessa aiutare Cuba? Contattaci in privato, e ne parliamo!